Il Tango Argentino non è composto di sole coreografie e di eleganza ma è fatto di emozioni e sensazioni che coinvolgono profondamente la parte interiore di noi stessi. Sposo fortemente quello che mi disse uno dei miei Maestri: “Alla fine, nel Tango esistono solo cinque passi: avanti, indietro, destra, sinistra ed infine il Pivot. Combinando questi cinque passi, lasciandosi completamente andare a ciò che ti viene trasmesso dalla musica, si ha la possibilità di perdersi in un mondo dove tutto può succedere”.
Questa energia, questa emozione, mi ha contraddistinto fin dai primi passi nel tango e mia ha guidato nel corso degli anni. C’è un altro insegnamento ancora a me molto caro, sempre lascito di un altro maestro: “Ricordati che non sarai mai un bravo ballerino quando conoscerai tutte le figure ma lo sarai soltanto nel momento in cui riuscirai a percepire le emozioni della tua partner di ballo”.
Emozionarsi, abbracciarsi, accogliere il bene, il dolore, il sentimento e il silenzio mi ha portato, durante il mio cammino in primis di ballerino, ad iniziare ad avvicinarmi al mondo di chi la musica la fa ascoltare e interpreta il sentimento della pista. Attraverso le Tandas che assemblo, ho la possibilità di regalare dei momenti “Magici” alle persone che come me condividono la passione per il Tango: non cerco solo l’armonia delle musiche, o il ritmo, ma cerco di convogliare le emozioni. Adoro pensare che ci si possa mettere a “nudo” senza dire una parola ed a volte senza conoscere la persona a cui ci si lascia andare nell’abbraccio.
Il primo Tango deve essere dedicato alla conoscenza, alla conquista della fiducia. Deve essere un brano conosciuto, che permetta alla coppia di raggiungere rapidamente un’intesa; non deve mai mettere in difficoltà ma deve portare a nudo, senza vergogne, il proprio livello di modo che la/il partner possa adeguarsi rapidamente.
Il successivo Tango è un approfondimento della reciproca conoscenza. Si può cominciare ad affrontare delle sequenze più complesse. La musica stessa può essere più incalzante e più interpretativa. Questo non spingere sull’acceleratore permetterà di arrivare agli ultimi Tanghi della Tandas con una maggiore consapevolezza e di raggiungere una completa comunione sia fisica che mentale che mai sarà possibile se ci si dedica in prima istanza a virtuosismi scenografici.