Il metodo che utilizzo per selezionare i miei brani è molto semplice ma richiede un notevole lavoro di preparazione.
I principi fondamentali che addotto sono:
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Le musiche da utilizzare devono essere pulite e di buona qualità, vale a dire senza fastidiosi rumori e fruscii tipici delle registrazioni provenienti da supporti vecchi pur rimanendo il più possibile simili alla versione originale (operazione complessa in quanto la stessa registrazione non è mai uguale a seconda dell’edizione, della casa discografica, della riedizione etc…). Mi avvalgo naturalmente di supporti con formati audio che permettano una alta resa qualitativa – formati audio lossless (FLAC, senza perdita di qualità) – evitando il più possibile l’utilizzo di formati audio di tipo lossy (MP3).
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Le musiche devono essere archiviate tutte secondo dei criteri ben ben definiti in modo che, durante la sessione musicale, sia possibile ricercare rapidamente i brani omogenei. Per semplificare si utilizza la stessa Orchestra/Cantante dello stesso periodo cercando di utilizzare brani che abbiano caratteristiche di BPM (ritmo) simili e soprattutto che siano assonanti armonicamente e che abbiano lo stessi stile musicale. Il sistema di archiviazione delle mie Tandas prevede, tra le altre cose, la classificazione dello stile di ballo, dei BPM e della Chiave Armonica, utilizzando i criteri indicati nell’Harmonic Mixing basati sul “Camelot System”.
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Ultimo elemento, ma il più importante di tutti, è dato dalle buone doti di ballo e di osservazione di quello che succede sulla pista, oltre che dalle migliaia di ore passate all’ascolto ed approfondimento dei vari brani. Cerco di utilizzare brani testati personalmente nel ballo (altro criterio che utilizzo nella mia archiviazione è dato dal livello di ballabilità che ho assegnato al brano stesso) e, qualora intenda utilizzare un brano (nuovo), se la situazione lo permette, cerco di provarlo direttamente in pista.